Salvo Fagone nasce a Catania nel 1979, città in cui si laurea in Informatica. Da sempre studioso di
storia antica e moderna, nel 2016 inizia una collaborazione con il DPAA, ente del ministero della difesa
americana che si occupa della ricerca dei militari dispersi in guerra. Durante gli anni ha condotto
ricerche presso gli archivi dell’AFHRA, a Maxwell AFB (Alabama), nei NARA di Washington DC,
negli Stati Uniti d’America; ed ancora in Canada, presso gli archivi Library and Archives Canada
(LAC), in Inghilterra, presso i The National Archives (TNA) a Kew, negli archivi francesi Le Service
Historique de l’Armée de l’Air (SHAA), in quelli tedeschi dei Bundesarchiv e in quello neozelandese
di Auckland.
Attualmente lavora come analista di pianificazione e incentivazione commerciale per un’importante
azienda energetica italiana. I suoi interessi di ricerca includono l’aviazione, soprattutto quella relativa
alla Seconda guerra mondiale, con un’attenzione particolare alla storia militare del Mediterraneo.
Ha scritto libri e articoli per diverse case editrici nazionali ed internazionali. Nell’ottobre del 2019 ha
pubblicato il suo primo lavoro, dal titolo “Ricognitori su Husky. Il ruolo cruciale della ricognizione
aerea e dell’Intelligence Ultra sulla Sicilia e sul Mediterraneo. 1940-1943”. È autore anche di “Road to
Rome” (2021), “Le bombe dell’USAAF sull’Italia” (2021) e “The Eyes of Malta: The Crucial Role of
Aerial Reconnaissance and Ultra Intelligence, 1940-1943” (2023).