Descrizione
Lโossessione mussoliniana della โguerra parallelaโ con lโalleato tedesco si diluisce e si dissolve nellโincredibile e rinunciataria strategia, imposta da Badoglio e dal Duce supinamente accettata, del โchiudere le porte di casaโ. Dunque guerra essenzialmente difensiva, un non senso per chi รจ entrato in guerra di sua iniziativa. Nemmeno la repentina caduta della Francia, che Badoglio riteneva imbattibile e contro cui i tedeschi – aveva sentenziato – si sarebbero inevitabilmente scornati, riesce a smuovere il nostro sonnacchioso Stato Maggiore. Nessuna offensiva in Africa Settentrionale, nรฉ Orientale, dove siamo momentaneamente superiori allโavversario.
Dโaltronde questโultimi due scacchieri sono considerati, sempre da Badoglio, โun pesoโ nella strategia del โchiudere le porte di casaโ. Eppure per il fronte libico, basterebbe una spallata a scardinare lโallora debole linea degli inglesi, cosรฌ per lโA.O.I. In ambedue questi fronti non bisognerebbe perdere altro tempo prezioso, perchรฉ esso lavora contro di noi e a favore dei nostri avversari.
Per la veritร unโoffensiva viene lanciata in Africa Orientale, ma incredibilmente sempre in unโottica difensiva, tesa soltanto a ridurre le frontiere terrestri di quella colonia per meglio difenderla dai futuri attacchi inglesi. Eโ lโoffensiva che porta, in una manciata di giorni, alla conquista del Somaliland britannico, la cui guerra aerea รจ oggetto del presente lavoro.
La campagna italiana per la conquista della Somalia inglese o Somaliland, dal 3 al 19 agosto 1940, resta ancora oggi un mirabile esempio di campagna bellica coloniale, benchรฉ avvenuta al tempo della seconda guerra mondiale. Essa รจ essenzialmente una campagna coloniale per il tipo di truppe impiegate dai due belligeranti, per il terreno dello scontro, per la marginalitร assegnata ai blindati e agli automezzi e quindi alla guerra di movimento. La mancanza del dominio dellโaria da parte degli inglesi, una delle rare volte in cui si verifica, comporta che questโultimi non siano poi cosรฌ invincibili come si racconta e che possono essere sconfitti in campo aperto dagli italiani. E difatti la campagna si conclude con uno strepitoso successo delle nostre armi in soli 16 giorni di guerra, guerreggiata con particolare accanimento.
Per gli orgogliosi britannici รจ uno smacco senza precedenti ed รจ la loro prima colonia a cadere in mani nemiche, per giunta italiane, nella seconda guerra mondiale. Per gli italiani รจ la prima campagna di guerra vinta nel conflitto, senza il benchรฉ minimo concorso dellโalleato tedesco. Ma la conquista del Somaliland, benchรฉ sia un completo successo, porta in nuce, come vedremo, i semi della futura sconfitta. Non Berbera, ma il Sudan doveva essere lโobiettivo. E non bisognava certo essere un Alessandro, un Cesare, un Napoleone per capirlo. Questo imperdonabile errore strategico dei vertici politico-militari italiani costerร loro carissimo.