Descrizione
Fra la primavera e lโautunno del 1944, la Luftwaffe aveva costituito una minaccia costante alle incursioni delle M.A.A.F. (Mediterranean Allied Air Forces) e le perdite in uomini e velivoli erano state ancor piรน consistenti. Nellโarco di pochi mesi, fra lโautunno del 1944 e la fine delle ostilitร , centinaia di velivoli alleati non rientrarono dalle loro missioni su obiettivi posti nel Nord Italia. Nella maggior parte dei casi, gli aviatori a bordo degli aerei vennero catturati o rimasero uccisi in azione. Ma in tante altre occasioni, gli equipaggi riuscirono ad eludere la cattura grazie alla collaborazione della popolazione civile e allโaiuto prestato dai partigiani che, soprattutto sullโAppennino tosco-emiliano-romagnolo, avevano costituito unโorganizzazione clandestina molto efficiente, e poterono addirittura superare le posizioni della Linea Gotica e rientrare in territorio liberato.
Presentiamo alcune vicende, ai piรน poco note, che ebbero per protagonisti da un lato aviatori americani ed inglesi e dallโaltro partigiani e civili italiani, avvenute in diverse zone del Paese: Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte… Si trattรฒ per lo piรน di contadini, persone umili e semplici che rischiarono la vita e gli averi per nascondere, aiutare, rifocillare questi soldati stranieri che si esprimevano in una lingua ai piรน incomprensibile e che, letteralmente โpiovuti dal cieloโ, bussarono alle loro porte, mettendoli di fronte ad una scelta difficile: denunciare la presenza degli aviatori alle autoritร militari tedesche e fasciste, facilitandone la cattura e magari intascando un lauto compenso, oppure mettere a repentaglio la vita della propria famiglia e cercare di aiutare – in qualche modo – questi sconosciuti. Nella stragrande maggioranza dei casi i civili optarono per questa seconda possibilitร ed รจ anche a loro, a ricordo dei loro sacrifici e dello loro sofferenze, che vengono dedicate queste pagine.